La scuola che accoglie: inclusione e flessibilità
Undicesimo articolo della rubrica “Uniti per i Nostri Figli” – Associazione Genitori PANS PANDAS BGE ODV
Per un bambino con PANS o PANDAS, la scuola può essere un luogo di crescita oppure di esclusione. I sintomi neuropsichiatrici, spesso fluttuanti e invisibili, richiedono un ambiente educativo capace di adattarsi, comprendere e accogliere. L’inclusione scolastica non è solo un diritto: è una responsabilità condivisa tra docenti, dirigenti, famiglie e istituzioni.
La flessibilità didattica è la chiave per trasformare la scuola in uno spazio realmente inclusivo. Non si tratta di abbassare le aspettative, ma di personalizzare i percorsi, valorizzare le differenze e offrire strumenti adeguati a ciascun alunno.
Gli elementi fondamentali di una scuola inclusiva e flessibile includono:
- PDP e PEI personalizzati: piani didattici che tengano conto delle esigenze specifiche del bambino, con obiettivi realistici e strategie mirate.
- Formazione continua dei docenti: corsi specifici su neuroinfiammazione, disturbi comportamentali e strategie inclusive.
- Didattica adattiva: uso di tecnologie, materiali semplificati, tempi flessibili e valutazioni personalizzate.
- Collaborazione scuola-famiglia: incontri regolari, comunicazione empatica, condivisione di osservazioni e strategie.
- Progetti scolastici inclusivi: laboratori, attività cooperative, tutoraggio tra pari e spazi di ascolto emotivo.
Una scuola che accoglie non si limita a “integrare” il bambino con difficoltà, ma lo riconosce come parte attiva e preziosa della comunità scolastica. La flessibilità non è debolezza, ma intelligenza pedagogica. È la capacità di vedere oltre il sintomo, oltre il comportamento, oltre la diagnosi.
Nel contesto italiano, la normativa sull’inclusione è in evoluzione. I recenti decreti e linee guida promuovono una maggiore attenzione alla personalizzazione dell’insegnamento, ma resta fondamentale il ruolo del singolo docente e della leadership scolastica nel rendere concreti questi principi.
Perché leggere questo saggio
Perché ogni bambino ha diritto a sentirsi accolto.
Perché la scuola può essere il primo luogo di guarigione.
Perché l’inclusione è il fondamento di una società giusta.
Questo saggio è per chi vuole cambiare la scuola dal basso.
Per chi crede nella didattica come atto di cura.
Per chi sa che la flessibilità è il futuro dell’educazione.
Domani esce l’articolo 12: “PDP e PEI: strumenti di equità educativa”
Fonti online
- Orizzonte Insegnanti – Flessibilità didattica e inclusione
- Disabili.com – Decreto inclusione e modifiche normative
- Università di Milano – Osservatorio AIC sull’inclusione scolastica
Riferimenti bibliografici
- Booth, T., & Ainscow, M. (2011). Index for Inclusion: Developing Learning and Participation in Schools. CSIE.
- Murphy, T. K., & Frankovich, J. (2017). Educational accommodations for children with PANS/PANDAS. Journal of Child and Adolescent Psychopharmacology, 27(7), 574–578.
- Ministero dell’Istruzione (2024). Linee guida per l’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali.
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